Altri 50 profughi in arrivo in Brianza. Ospitati a spese nostre in un residence

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La crisi continua a picchiare duro, la disoccupazione ancora ben oltre la doppia cifra, quella giovanile ha sfondato quota 40%; esuberi, tagli, cassa integrazione. La situazione sociale è più che mai tesa, e lo stato cosa fa? Continua a impegnare risorse per accogliere, accudire, coccolare e ospitare migliaia di immigrati, che invece di essere respinti alla frontiere, come sarebbe logico, vengono addirittura accompagnati sulle nostre coste; [tweetability]grazie all’operazione “Mare Nostrum”, inventata da Alfano, gli immigrati andiamo direttamente a prenderli a casa loro[/tweetability]. Si perché questi potenziali “profughi”, o meglio stranieri richiedenti protezione internazionale, nel 90% dei casi sono semplicemente immigrati di natura economica, senza nessun diritto a particolari protezioni, tantomeno l’asilo politico.

E anche la Brianza, purtroppo, continua ad essere protagonista di questa operazione promossa dal Ministero e gestita dalle Prefetture; i nostri soffrono e il Governo si trasforma in un mega tour operator, impegnato a piazzare non turisti paganti, ma immigrati che ospitiamo a spese nostre.
[tweetability]Sono in arrivo oggi altri 50 immigrati, dopo i primi 40 arrivati già qualche settimana fa, e non è una buona notizia[/tweetability].
Dalle prime informazioni pare che 25 saranno ospitati a Monza, 5 a Seveso, 10 a Lissone e 10 a Carnate. Proprio quest’ultimi di Carnate, smentendo le promesse fatte anche dalla Prefettura di Monza di evitare strutture alberghiere, verranno ospitati in un Residence, andando a sommarsi al primo gruppo di 10 già ospite da settimane della struttura.
Così non va bene, perché se non riusciamo a risolvere i problemi sociali, e sono tanti, legati ai nostri cittadini, non è giusto, e soprattutto non è corretto, pigliare i primi arrivati e alloggiarli in un residence a spese del contribuente. Questa è una presa in giro, al limite della provocazione.