Bilancio Lombardia, prolungamento M2 fino a Vimercate

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Andrea Monti (Lega) risponde ai Sindaci: “Polemica priva di senso, i soldi arriveranno quando tutti faranno la loro parte” 

Milano, 17 dicembre. “Francamente, per come stanno le cose, mi pare che le polemiche dei sindaci di Agrate, Brugherio, Vimercate e Carugate siano soltanto strumentali, o peggio male indirizzate”. Questa la replica di Andrea Monti, vice Presidente della Commissione Trasporti e primo firmatario di un emendamento al Bilancio di Previsione che stanzia 900 mila euro per il 2022 per il finanziamento della seconda fase del progetto di fattibilità relativo allo studio di un sistema di TPL per l’asta Cologno-Vimercate.

“Saremmo ben lieti di poter anticipare i tempi – prosegue Andrea Monti – per un’opera attesa dai nostri cittadini, ma occorre specificare come esistano dei passi da compiere anche dagli altri attori coinvolti, gli stessi che oggi polemizzano.

Infatti è necessario che vengano confermati gli impegni economici anche a carico dei Comuni una volta approfondito da parte di MM lo sviluppo di una soluzione di un sistema integrato metropolitana-tranvia ad alta prestazione, quale soluzione richiesta dai Comuni e condivisa dal tavolo. Alla luce di questo approfondimento sarà possibile disporre di una stima corretta dei costi e di conseguenza dei tempi e delle risorse da mettere in gioco. Ancora non c’è un accordo definitivo e non si ha idea della ripartizione precisa delle quote di spesa.

A questo si somma il fatto che Città Metropolitana si è impegnata a procedere all’adozione del PUMS che dovrà essere approvato in tempi compatibili con quelli del bando per accedere ai finanziamenti statali.

Per dimostrare la nostra buona fede e la nostra ferma intenzione di procedere quanto prima abbiamo approvato oggi un Ordine del Giorno al Bilancio, presentato dal Gruppo della Lega, per chiedere una serie di azioni volte ad anticipare il finanziamento della seconda fase del progetto di fattibilità a prima del 2022, magari già il prossimo anno. Naturalmente però la condizione necessaria è che gli altri attori in campo, Comuni in primis, facciano la loro parte e si chiariscano le idee nel merito.

Regione Lombardia è abituata a fare le cose seriamente e non a rincorrere i comunicati stampa o le dichiarazioni. Lo dico alla luce di quanto accaduto anche per altre infrastrutture, come ad esempio con le metrotranvie di Seregno e Limbiate. Al tempo degli annunci infatti pareva che tutti i comuni fossero pronti; quando poi è arrivato il momento di passare dalle dichiarazioni al mettere i soldi veri – conclude Andrea Monti – la Regione Lombardia è rimasta sola, perché tutti gli altri si sono tirati indietro”.