No al centro immigrati a Limbiate: il sindaco De Luca c’è e lotta con noi

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Questa mattina eravamo a Limbiate, località Mombello, per protestare e dire no all’insediamento di un centro di smistamento di immigrati. Gli sbarchi hanno superato ormai le 200.000 unità quest’anno, pesantemente segnato dalla sciagurata operazione “Mare Nostrum”. Molta, troppa confusione si è fatta, e si continua a fare, mischiando immigrati economici con i profughi che scappano dalle guerre, con il drammatico risultato di rischiare di mutilare i diritti proprio di questi ultimi. È l’Italia bellezza. Un luogo dove tutto diventa caos, dove tutto diventa business, persino la gestione di un fenomeno delicato come quello dell’immigrazione. Un fenomeno che porta con se il potenziale di rischi enormi, non ultimo quello che tra gli immigrati vi siano pure degli elementi infiltrati dell’IS, il feroce califfato islamico. (ne parla qui Repubblica.it)

Nonostante fosse il 21 dicembre, nonostante il freddo noi c’eravamo, per far sentire la nostra voce, per difendere i diritti di chi soffre e viene discriminato e abbandonato dallo stato: e sono i nostri cittadini, la nostra gente. Ecco perché eravamo li, e c’eravamo anche per chiedere e pretendere dal Presidente della Provincia Ponti e dal Prefetto Villasi, massima informazione e trasparenza su tutta la gestione dei richiedenti protezione internazionale. Pretendiamo di sapere quante persone sono arrivate, quante hanno fatto perdere le loro tracce, quante sono ospitate, quanti posti letti sono stati messi a disposizione, e quanti soldi sono stati impegnati e spesi. Lo vogliamo sapere perché chiediamo una cosa molto semplice: da domani, non tra un mese o tra un anno, da domani il Prefetto e lo stato si devono impegnare nel mettere a disposizione una cifra identica per affrontare l’emergenza abitativa della nostra gente. I comuni sono quotidianamente strozzati da uno stato sempre più vorace nel chiedere quattrini, e sono messi nell’impossibilità di aiutare tanti cittadini che ne avrebbero bisogno. Se la prefettura ha soldi, tanti soldi, da impegnare per gestire i disastri generati da Mare Nostrum, riuscirà facilmente a trovarne altri. O aiutiamo tutti o non aiutiamo nessuno, è il momento di dire basta a questa assurda discriminazione.

BLOCCARE IL CENTRO DI SMISTAMENTO. C’È ANCHE IL SINDACO
Ancora in questi giorni si parlava della possibilità di allestire un centro di smistamento nell’ex bocciodromo, una struttura che dovrebbe gestire almeno 50 posti letto. Senza attivare questa struttura difficilmente potranno arrivare altri immigrati in brianza. Bloccare il grande centro di smistamento significherebbe, dunque, lanciare un segnale importante allo stato; ribellarsi ad un disegno che vuole l’apertura indiscriminata delle nostre frontiere. La sorpresa arriva di buon mattino: verso le 10.15 arriva a trovarci al nostro presidio il Sindaco di Limbiate De Luca. Lo invitiamo a prendere la parola e a fare un breve intervento. Non si tira indietro, anzi l’atteggiamento è di chi ha proprio voglia di far sapere a tutti di essere lì, e che si sappia chiaramente quale sia il suo pensiero. Seppur dichiarando di dissentire rispetto il nostro dissenso, si dice favorevole solo e soltanto all’accoglienza di piccoli gruppi, massimo 10/15, ma che anche lui è assolutamente contrario alla realizzazione di un grande centro profughi da 50 o più posti letto nell’ex bocciodromo. E soprattutto, questa è stata la richiesta del Sindaco avanzata a Prefetto e Presidente della provincia, a fronte della disponibilità di accogliere alcuni immigrati nella comunità Montebello, la Provincia si deve impegnare a mettere a disposizione alcuni alloggi di sua proprietà a favore dei cittadini limbiatesi. Questa mi sembra proprio una richiesta intelligente e di buon senso. Insomma, De Luca c’è, e lotta con noi. Questa la notizia di oggi, che ci stupisce certo, ma fino ad un certo punto: il buon senso di un sindaco non può che andare oltre le assurde posizione ideologiche di qualcuno, oltre la solidarietà pelosa di chi specula sulle emergenze, oltre la follia di una gestione dell’immigrazione che rischia soltanto di produrre una pericolosa discriminazione al contrario. Un bello schiaffo a chi continua a considerarci solo e soltanto dei razzisti xenofobi. Imparate la lezione del vostro sindaco.