Provinciali: due anni di battaglie con la Brianza nel cuore

Condividi articolo

E dopo solo due anni in Consiglio Provinciale, è già tempo di bilanci e di campagna elettorale. 

Sono passati poco più di due anni dal 12 ottobre 2014, giorno in cui si svolsero le prime elezioni provinciali dell’era «anti democratica», ovvero quella in cui a votare non sono chiamati tutti i cittadini, ma solo Consiglieri Comunali e Sindaci. Un brutto pasticcio ordito da Delrio, che nella sua «riforma» ha pure deciso che il Consiglio Provinciale duri in carico solo due anni. E dunque, eccoci a fare un bilancio di questi due anni, presentandomi agli «elettori» raccontando ciò che ho fatto, a testimonianza di quel che voglio ancora fare.

IMPEGNO PER LA BRIANZA, SENZA INDENNITÀ NÉ RIMBORSI

Il gruppo della Lega Nord era composto da soli due Consiglieri, io e Andrea Villa, insieme al resto dell’opposizione siamo riusciti a dare filo da torcere alla maggioranza, nonostante i numeri fossero soverchianti.

Un ruolo, il Consigliere Provinciale, che è stato svuotato di parecchio significato, ma che per certi versi è stato appagante, soprattutto nella sua dimensione volontaristica. Fare politica senza ricevere in cambio un solo euro, nemmeno di rimborso, come abbiamo subito annunciato nella prima seduta. Fare politica con un solo motivo: difendere la Brianza e tenere alta la bandiera della Lega Nord.

 

LA DIFESA DEL NOSTRO STATUTO, PER DIFENDERE LA BRIANZA

Il primo grande scontro con la maggioranza del PD si è consumato sulle modifiche al nostro Statuto. Hanno subito violentato la carta condivisa dei nostri valori, frutto di un lungo lavoro condiviso. Hanno eliminato tutti i riferimenti alla nostra storia, cultura e tradizioni, soffocando l’idea stessa di Brianza. Noi abbiamo cercato di difenderla. Lunghi giorni di lavoro per stendere centinaia di emendamenti. Ne presentammo ben 600, inchiodando il Consiglio Provinciale per giorni. Una battaglia sacrosanta, che rivendichiamo oggi più di ieri, con la nostra autonomia e l’esistenza stessa della Brianza messe in pericolo, avevamo visto giusto, quei valori andavano difesi.

LA DIFESA DELLA CAMERA DI COMMERCIO, PER DIFENDERE LA BRIANZA

In questi due anni la Brianza è stata messa in pericolo più volte, così come l’autonomia recentemente conquistata è stata posta in discussione. Importante è stata e sarà la lotta per contrastare la fusione tra le Camere di Commercio di Monza e Milano, quale anticamera del ritorno della nostra amata Brianza sotto l’ala della città metropolitana. Per questo l’abbiamo contrastata in ogni modo. Grazie a noi, e ad un nostro documento votato all’unanimità, oggi la Provincia ha promosso un formale ricorso al TAR contro questa scellerata decisione del Consiglio Camerale. Difendere la Brianza, con ogni mezzo e fino in fondo.

 

DAL PRIMO HUB DI LIMBIATE, CRITICA FEROCE ALLA GESTIONE DEI PROFUGHI

Per primo, agli inizi di dicembre 2014, ho dato la notizia dell’imminente apertura del Centro Profughi di Limbiate. Per due anni abbiamo tenuto sempre l’attenzione alta, presentando diverse interrogazioni e mozioni, al fine di criticare costantemente la gestione scandalosa dei profughi, anche nella nostra Provincia. Tanto è stato fatto e molto bisognerà continuare a fare, per smascherare, dati alla mano, questo sanguinoso business.

CENSIMENTO DEI CENTRI ISLAMICI

A più riprese, e in occasione dei numerosi attentati che hanno purtroppo insanguinato l’Europa in questi due anni, abbiamo richiesto alla Provincia di attivarsi per una censimento dei centri islamici presenti in Brianza. Prima derisi, poi contrastati, ora l’esigenza di un censimento dei centri, alla luce degli ultimi fatti di sangue, è al centro del dibattito politico.

 BEA E CEM, UN MATRIMONIO CONTRASTATO

E poi una lunga battaglia, fatta di mozioni, interrogazioni e interventi sulle gravi irregolarità riscontrate nella gestione dell’azienda che gestisce l’unico forno inceneritore della Brianza, la BEA di Desio. Ma non solo. Abbiamo anche in tutti i modi contrastato il tentativo di fusione, oggi ancora non attuato, tra BEA e CEM Ambiente. Sono e rimango convinto che il primo interesse dev’essere quello di tutelare il servizio e l’economicità resi ai cittadini. Il controllo politico delle aziende viene in secondo piano.

SALVATA LA POLIZIA PROVINCIALE

Grazie ad una mozione del gruppo Lega Nord, di cui sono stato estensore e primo firmatario, abbiamo responsabilizzato la maggioranza su un tema molto importante, soprattutto per la tutela ambientale e la lotta alle mafie. La salvaguardia del corpo di Polizia Provinciale, che nella fase di attuazione della sciagurata legge Delrio, rischiava lo smembramento.

 

MOZIONI, INTERROGAZIONI E INTERVENTI. ASCOLTO VERO DEL TERRITORIO

E poi tante altre piccole e grandi battaglie, così ho completato il lavoro di questi due anni. Il 100% delle interrogazioni protocollate in Consiglio portano la mia firma: quella per esempio per denunciare la pericolosità della Milano-Meda, dello svincolo della nuova Esselunga di Monza, la difesa del monumento a Vittorio Brambilla e per far luce sull’iniziativa dei corsi di arabo nelle scuole della Provincia.

Ancora, delle nove mozioni trattate in aula, ben otto mi hanno visto come primo firmatario. In un paio di occasioni siamo anche riusciti ad ottenerne l’approvazione, nonostante i risicati numeri a disposizione.

E poi numerosi interventi ad ogni Consiglio, per vigilare sull’operato della maggioranza, per denunciare problematiche irrisolte, o per fare luce su questioni che andavano chiarite. Un risultato frutto del costante lavoro di ascolto del territorio, delle nostre sezioni e dei Consiglieri eletti, in maggioranza o minoranza, nei nostri Consigli Comunali.

Dopo due anni mi metto nuovamente a disposizione, con immutato entusiasmo, con immutato impegno e voglia di difendere la nostra Brianza e i nostri ideali.