Ecco il “bomba” Renzi, è riuscito a peggiorare il Porcellum

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Il vecchio adagio che recita “non c’è limite al peggio”, ammonisce sempre gli ottimisti per natura, anche e soprattutto in politica, terreno in cui, per dirla con le parole di Andreotti, “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”. Nella brillante campagna delle primarie PD, il “bomba”, alias Matteo Renzi, fece incetta di voti al grido di “cambiamo verso”, “rottamiamo”, “basta inciuci”, “basta larghe intese”; stravinte le primarie sappiamo poi com’è andata a finire; un epilogo, la pugnalata a Letta, così truce che, a confronto, i congressi della DC prima repubblica erano delle riunioni tra boy scout.

Preso il potere, con un golpetto dolce come gli occhi della Boschi,[tweetability] il bomba si è esibito in una raffica di promesse stile: “cambio tutto in tre mesi”[/tweetability], che ha fatto ben comprendere come quel nomignolo che i compagni di scuola gli appiccicarono addosso, il “bomba” appunto, più che un giocoso soprannome, assomigliava più ad una diagnosi clinica. Oggi arriviamo al primo atto, sul terreno delle riforme, del Governo Renzi, ovvero la riforma elettorale. Conosciamo bene le critiche alla vecchia legge, il famigerato porcellum: un premio di maggioranza elevato, lunghe liste bloccate di candidati, che accoppiate alla mancanza della possibilità di esprimere una preferenza, determinava l’impossibilità di incidere da parte dell’elettore e determinava il deterioramento del rapporto tra eletto e territorio, indispensabile per ripristinare un minimo di fiducia verso una classe politica delegittimata.

[tweetability]Cosa cambia con la nuova legge elettorale votata oggi alla Camera? Poco, il gravissimo è che quel poco che cambia, peggiora il porcellum.[/tweetability]

Rimane il premio di maggioranza, con il pasticcio ulteriore dell’aver inventato un eventuale secondo turno di ballotaggio (se non si raggiunge il 37%) che dovrebbe avvenire però non tra due candidati Premier (come per i Comuni) ma tra due coalizioni. Non vengono previsti i collegi uninominali, rimangono, quindi, i collegi plurinominali, con molti candidati, e senza la possibilità di esprimere preferenze. Esattamente come il porcellum! Tale e quale. È stata pure votata la possibilità che un candidato si candidi fino ad 8 (otto!) collegi differenti; norma ad hoc per garantire il posto ai “protetti”, che verranno infilati così in cima agli otto collegi migliori, garantendosi l’elezione, alla faccia del collegamento con il territorio di riferimento.

Sono poi state cambiate, in peggio, le soglie di sbarramento, e qui la questione si fa davvero vergognosa, portando l’Italia a livelli di democrazia di Paesi come la Turchia e il Liechtenstein che, con tutto il rispetto, non possono rappresentare dei punti di riferimento. E poi prendono in giro Antonio Razzi quando elogia la Corea del Nord, questo perlomeno (e per fortuna) non sta al Governo e non decide. Si da infatti il caso, che da oggi per entrare in Parlamento una lista dovrà ottenere almeno l’8%, altrimenti starà fuori, lasciando senza nessuna rappresentanza oltre 2.000.000 di elettori. Se invece una lista dovesse decidere di far parte di una coalizione, in quel caso la soglia si “abbasserebbe” fino al 4,5%, oggi era il 2%; la cosa però curiosa è che ciò non determinerà uno snellimento delle coalizioni, visto che comunque, anche le liste sotto la soglia, saranno utili al raggiungimento del 37%, che potrebbe garantire la vittoria al primo turno. Insomma, si portano i voti ai “padroni” della coalizione (Renzi e Berlusconi), e poi in Parlamento entrano solo loro. Non fa una piega, d’altro canto questa legge è stata decisa appunto da questi due, Renzi e Berlusconi.

La cosa davvero ridicola è che il “bomba”, povero lui, evidentemente non sa nemmeno di cosa parla, tant’è che ebbe a dichiarare durante una puntata di Virus su Rai 2:

« Il 5 per cento per chi si coalizza e l’8 per cento per chi va da solo è una soglia europea. È una soglia normale. Se rappresenti un pezzo d’Italia hai diritto ad avere anche il potere di veto, ma se rappresenti tu e i tuoi parenti, no. Il potere di veto dei partitini va spazzato via»

Il bomba crede che l’8% sia una soglia europea, quando invece, come detto, esiste solo nella “modernissima” Turchia (dove la soglia sta al 10%) e in quel grande Paese, culla di civiltà millenarie e secolare cultura democratica che passa sotto il nome di Liechtenstein! Ma il bomba è fatto così, come ogni venditore di pentole che si rispetti, e lui è il migliore nel settore, sa che non è il contenuto che conta, piuttosto la forma, l’enfasi, il sorriso, la sparata, l’effetto. Se poi le pentole si rompono, non importa, l’importante è aver piazzato la batteria, e lui l’ha fatto.

E infatti, anche oggi, Renzi non si smentisce; giusto qualche minuto dopo aver approvato una legge elettorale che non cambia di una virgola i difetti del porcellum, anzi ne peggiora diversi aspetti, il bomba ha esternato, anzi, ha twittato così:

Schermata 2014-03-12 alle 13.07.24

E bravo Renzi, anche oggi la tua batteria di pentole l’hai venduta!