GRILLO HA VINTO IMBRACCIANDO UN MEGAFONO, LA LEGA TORNI A SGUAINARE LO SPADONE

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Beppe Grillo è stato il vincitore delle Elezioni Politiche 2013, su questo non si discute, l’unico a far finta ancora di non capire è Pierluigi Bersani, che si ostina a non presentare le proprie dimissioni.
E la Lega? Com’è andata? «La Lega è salva», ha ben detto Roberto Maroni il giorno dopo la conquista di Palazzo Lombardia, ricordando a tutti quale fosse l’obiettivo di molti in questi dodici mesi: annientare la Lega. Abbiamo pagato un caro prezzo a livello elettorale, soprattutto alle politiche, questo è innegabile.L’artiglieria nemica ha martellato per mesi le nostre trincee, eravamo martoriati e malconci, ma le nostre linee hanno retto all’offensiva. Il nemico è riuscito a sfondare in qualche punto, è vero, Toscana e Liguria ne sono un esempio; abbiamo dovuto ripiegare per evitare l’accerchiamento. Adesso tocca a noi. Riorganizzare le truppe e preparare la controffensiva. Dobbiamo abbandonare lo scudo per difenderci, ritornare ad essere ciò che siamo sempre stati: un movimento da battaglia, determinati, audaci, decisi.

Oggi Roma è debole come non lo è mai stata, difficilmente si riuscirà a formare un Governo che possa sopravvivere nel tempo. Siamo in posizione di vantaggio, noi oggi guidiamo la grande Macro Regione del Nord e da qui dobbiamo dettare le nostre condizioni. Grillo ha vinto le elezioni imbracciando un megafono, noi ritorneremo a conquistare i cuori della nostra gente solo sguainando lo spadone che da sempre portiamo nel simbolo, quello di Alberto da Giussano.

Un megafono infastidisce, la spada può far male. Grillo da voce al comprensibile sentimento di indignazione e protesta, noi diamo corpo alla protesta, con un progetto, per cambiare questo Stato ormai fallito. Ecco perché Roma ci teme, da sempre.

Battaglia, senza sconti. Ad ogni livello, anche e soprattutto locale, mettendo in campo la forza del nostro esercito: centinaia e centinaia di amministratori capaci, onesti ed apprezzati. La gente non ha abbandonato la Lega, ha solo voluto metterci alla prova. Noi dobbiamo dimostrare di essere ancora ciò che siamo sempre stati, l’unica forza capace di difendere e dare voce alle istanze di un Nord che soffre. Grandi e piccole aziende, artigiani, lavoratori, giovani e pensionati si aspettano questo. Non possiamo deluderli.