IMPEACHMENT PER NAPOLITANO, SUBITO!

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L’art. 90 della Costituzione Italiana recita così: “Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione. In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri”

 

Non è forse classificabile come alto tradimento il prendere ordini da un capo di stato straniero e seguendo tali ordini, tramare, tenendo all’oscuro il Parlamento e l’opinione pubblica, per rovesciare un governo democraticamente eletto?

Bene, questo non è un caso di scuola inventato per spiegare i motivi che potrebbero portare alla messa in stato di accusa di un Presidente della Repubblica Italiana, tutto questo è quanto sarebbe accaduto qualche mese fa in Italia, secondo una puntuale ricostruzione del WSJ.

A questo punto non si tratta di avere o meno simpatie per Giorgio Napolitano, io non ne ho mai avute, semplicemente si tratta di attivare le procedure previste dalla Costituzione stessa che tra l’altro il Presidente della Repubblica sarebbe chiamato a far rispettare e difendere.

La Merkel, la “culona inchiavabile” più famosa del mondo, avrebbe “consigliato” a Napolitano di cambiare il Premier italiano, perché a suo dire, ciò avrebbe permesso di salvare l’Euro, fate attenzione al particolare, salvare l’Euro e non l’Italia, perché la preoccupazione di Angela Merkel era e rimane salvare Eurolandia e di conseguenza la Germania, mica l’Italia!

Tutto questo è accaduto nel mese di ottobre e sempre secondo le ricostruzioni, Napolitano,  invece di rispondere piccato verso un atteggiamento così prepotente ed illegittimo da parte di un capo di stato straniero (per dipiù storicamente ostile all’Italia), Re Giorgio si dice dispiaciuto che solo qualche giorno prima il capo del Governo Italiano avesse incassato la fiducia del Parlamento (democraticamente eletto)!!!

Ditemi voi, se non è alto tradimento questo…

Io non avevo nessun dubbio sulla scarsa cultura democratica di Giorgio Napolitano, la sua storia parla per lui, è cresciuto con l’obbedienza verso i soviet, e da ministro degli Interni ci mandò la celere a manganellate nella sede federale di via Bellerio, manganelli e irruzione nella sede di un movimento politico, roba da Augusto Pinochet! Sorvolando, solo perché nota a tutti, sulla macabra definizione dei “carri armati che portano la pace”, proferita commentando l’invasione sanguinosa degli URSS in Ungheria.

Come reagiranno i difensori, a gettone, della Costituzione Italiana e della democrazia? Quegli uomini di sinistra che dipingevano un paese sotto dittatura quando potevamo ancora votare e quando era ancora il Parlamento a scegliere i governi? Scalfari, Eco e tutti quei cialtroni cosa diranno ora? Non diranno niente, perché l’importante era liberarsi di Berlusconi, anche a costo di non votare più, anche a costo di essere governati dalla “culona tedesca”.

Io credo invece che questo fatto non sia grave, sia gravissimo, la riprova che la democrazia stessa è in pericolo, e non c’è euro o debito che tenga di fronte a principi sacri come libertà e democrazia. Ce ne renderemo conto?