LA BOLDRINI ACCUSA LA “FABBRICA DELLA PAURA”. MA I DATI LE DANNO TORTO. OLTRE IL 35% DEI REATI È COMPIUTO DA STRANIERI

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Secondo Giovanni Sartori, editorialista del Corsera, Laura Boldrini, Presidente della Camera, è una “raccomandata di ferro, con molta sicumera, molto presenzialismo femminista ma scarsa correttezza e anche presenza nel mestiere che dovrebbe fare”.

Che sia raccomandata o meno da qualcuno è difficile dirlo e provarlo, sul fatto sella scarsa correttezza e poca dimestichezza nel proprio mestiere, bhè, qualche dubbio è venuto a tanti.

Recentemente ha pensato bene di inviare una lettera al settimanale “Famiglia Cristiana”, per sostenere la campagna, lanciata dall’organo dei cattolici Paolini, a favore dell’abolizione del reato di clandestinità. La maestrina rossa nella lettera si produce in una delle sue migliori performance, proprio sui terreni a lei più congeniali: retorica spinta, slogan buonisti e parole vuote come se piovesse.

Attacca il pistolotto buonista, ma buono a nulla, con un incipit che ricorda le fatiche della sua lunga vita spesa tenendo il “culo al caldo” su questo o su quella cadrega ben pagata di organismi, costosissimi e pieni di privilegi, la cui utilità rappresenta aspetti solo marginali

“Per anni, con argomentazioni e dati, ho cercato di contrastare la fabbrica della paura, quella basata sulla criminalizzazione dell’altro e sulla logica dell’invasione. L’ho fatto perché capivo quanto questa dimensione fosse una minaccia e mettesse in discussione le basi della convivenza civile. Quanto la paura diventasse ostacolo insormontabile per mettersi nei panni altrui, condizione necessaria per dimostrare solidarietà e comprensione”

A parte che verrebbe da chiedersi quando lei si sarebbe messa “nei panni altrui”, visto che non ha fatto altro che ricoprire incarichi strapagati, ma andiamo oltre. Quali sarebbero le argomentazioni, e soprattutto i “dati” che smonterebbero quella che lei chiama “fabbrica della paura”, che si inventerebbe l’aumento di criminalità legato all’invasione incontrollata di immigrazione? Chiaramente di dati non ne produce, visto che è molto brava solo nel salameccare, nel blandire, nel bacchettare.

LA FABBRICA DELLA PAURA? ECCO I DATI

Allora vediamoli questi dati, non è difficile trovarli, basta fare quattro clic sul sito dell’istat e troviamo tutto. Eccoli:

Nel 2010 la popolazione residente in Italia contava 60.340.328 individui, di questi solo 4.235.059 erano stranieri, pari al 7% del totale.

Analizziamo ora, sempre grazie ai dati forniti dall’Istat, la composizione e il numero di quella tipologia di reati che concorrono maggiormente nel determinare la sensazione di insicurezza e di pericolo nei cittadini.

REATO ITALIANI STRANIERI % TOTALE
Violenze sessuali 2 709 1 831 40% 4 535
Furti 45 960 37 291 45% 83 195
Rapine 11 569 6 299 35% 17 834
Ricettazione 17 473 14 229 45% 31 697
Sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione 1 226 2 540 67% 3 765
Tentati omicidi 1 290 710 35% 1 998
Omicidi volontari 817 236 22% 1 053
* DATI ISTAT 2010 Fonte: http://dati.istat.it

Difficile sostenere che sia tutta colpa della “fabbrica della paura”, il pensiero secondo cui un’invasione incontrollata e indiscriminata di migliaia di disperati nel nostro Paese, si traduca in un sensibile aumento di questa tipologia di reati. I numeri valgono più di mille parole, la percentuale di stranieri che compiono reati in Italia è sempre dalle 4 alle 6 volte più grande della percentuale di stranieri residenti, che come abbiamo detto è del 7%.

Attenzione però, questi numeri non stanno a significare che gli stranieri abbiano una propensione maggiore nel compiere i reati, semplicemente rappresentano la prova provata di quanto siano dannose, in primis per gli immigrati e stranieri stessi, le politiche falso buoniste che tanto stanno a cuore alla Boldrini. La soluzione non può essere quella di aprire le porte indiscriminatamente a tutti, professando una finta accoglienza che poi, e lo dicono i numeri, si traduce per molti in una condanna a vivere nell’illegalità. A questo punto diventa grave e addirittura criminoso continuare a giocare sulla pelle di migliaia di uomini e donne, facendo credere loro che esista un eldorado che non c’è, una speranza che non potranno concretizzare.

Non esiste la fabbrica della paura, l’impressione che si avverte è che l’unica vera fabbrica che esista davvero sia di chi produce falsi sogni e false promesse, necessarie ad alimentare una vera e propria industria, quella si, dell’accoglienza, che vale solo per qualche giorno, tempo di scattare qualche foto, rimediare qualche rimborso o giustificare qualche stipendio in qualche organizzazione e poi si lasciano migliaia di individui in balia di una lotta alla sopravvivenza che spesso apre le porte alla delinquenza e alla criminalità.

OBAMA E GLI USA UN ESEMPIO? IN AMERICA LA KYENGE NON POTREBBE DIVENTARE PRESIDENTE, IN ITALIA SI.

La Boldrini chiude la lettera, o meglio sarebbe dire il festival delle banalità, sostenendo:

“Certo, il cammino è ancora lungo per l’Italia: mentre gli Stati Uniti eleggono per la seconda volta un presidente che è figlio di un immigrato afro-americano, in Italia un’alta carica istituzionale si permette di definire “orango” una ministra di origini africane.”

Si prende come esempio Barack Obama, divenuto Presidente pur avendo padre Kenyota, giusto perché Obama va di moda e giusto perchè, probabilmente, la Boldrini ignora quanto sia molto più stringente la Costituzione Americana rispetto a quella Italiana, in tema di elezioni del Presiente. Non sa la Boldrini, infatti, che uno come Arnold Schwarzenegger (già Governatore della California), non sarebbe mai potuto diventare Presidente, seppur cittadino Americano, proprio perchè straniero e non nato in America. Al contrario, la nostra Costituzione all’art. 84 pone come vincolo la semplice cittadinanza, anche se non si è nati in Italia. Quindi in Italia, che la Boldrini crede invece retrograda, la Kyenge potrà diventare Presidente della Repubblica, in America non potrebbe.

9 risposte a “LA BOLDRINI ACCUSA LA “FABBRICA DELLA PAURA”. MA I DATI LE DANNO TORTO. OLTRE IL 35% DEI REATI È COMPIUTO DA STRANIERI”

  1. Ottimi dati e spunti di riflessione!

  2. @ “Attenzione però, questi numeri non stanno a significare che gli stranieri abbiano una propensione maggiore nel compiere i reati…”
    Sbagli. L’evidenza dei dati dimostra che gli stranieri (ovvero quella tipologia di stranieri che viene da noi) ha una maggiore propensione al crimine.
    Si vada, ad esempio, a vedere i tassi di omicidi nel mondo (o un qualsiasi altro parametro analogo) per scoprire che l’Italia è, di per se, uno dei paesi col minor numero di omicidi; i paesi africani, o quelli sudamericani, hanno tassi di omicidi enormemente superiori: è logico che importando questi individui si importa un incremento di criminalità.
    A conferma basti vedere i dati Caritas-Migrantes sulla criminalità degli stranieri immigrati che – tenendo fuori tutti gli irregolari (e non se ne capisce il perché, come se quei crimini non esistessero) e smussando in ogni modo mettendo sulle stesso piano ogni crimine senza differenziare tra quelli violenti e non – arrivano comunque a certificare un tasso di criminalità doppio rispetto a quelli degli italiani.
    Della serie: dategli accoglienza, lavoro, casa, assistenza ecc.. e vedrai che saranno delinquenti “solo” il doppio degli italiani.
    PS. ricordo il dato americano: i “Black” che sono il 13,5% della popolazione USA, sono responsabili del 50% di omicidi.
    PS.2 ricordo che chi emigra è per sua natura caratterialmente più spregiudicato… con tutto quello che ne consegue: in Italia arrivano i peggiori, selezionati provenienti da gruppi umani con bassi livelli culturali, basso QI, maggior propensione al crimine.

  3. In tutta questa descrizione politica di destra manca il dato principale che l’immigrazione in italia è ancora regolata dalla legge Bossi-Fini che non sono certo nè due bolscevichi e nemmeno due socialdemocratici ma il massimo dell’intolleranza razziale in quanto uno è fondatore della lega e l’altro un erede del disciolto partito fascista; direi che basta con questi soliti giochetti e propaganda da quattro soldi che consiste nel non assumersi mai le proprie responsabilità

    1. In tutta la sua risposta propagandistica e finto intelligente, manca un aspetto determinante, ovvero aver letto il post, avrebbe scoperto che si parla di numeri di reati e numero di stranieri coinvolti, x confutare la tesi (sbagliata) della Boldrini secondo cui vi sia una paura ingiustificata. Detto questo meno male che almeno la Bossi Fini c’è purtroppo però che al Governo oggi non ci sia gente che ha a cuore la vita delle persone e con la politica dei respingimenti tentava di stroncare la tratta mortale di disperati. Oggi ci sono i buonismo come lei, che alimentano il mercato della disperazione, quello che produce cadaveri sulle spiagge. Saluti

    2. caro francesco, PERCHE’ NON LI OSPITATE A CASA VOSTRA, TU E LA BOLDRINI, QUESTI IMMIGRATI, SPECIALMENTE SE SI CHIAMANO KABOBO (picconatore) O ALTRI STUPRATORI E ASSASSINI VARI .
      IL SOLITO SINISTROIDE RADICAL CHIC, MAGARI ANCHE BENESTANTE, CE NE SONO A BIZZEFFE DI PAESI COMUNISTI PERCHE’ NON TI TRASFERISCI SE NON TI VA’ BENE !!!

    3. Peccato che la Bossi-Fini non venga applicata quasi mai! A quest’ora vivremmo sicuramente meglio se venisse fatta rispettare, visto che ci ritroviamo con degli individui sui quali gravano svariati provvedimenti di espulsione che continuano impunemente a delinquere!

  4. A PARTE LE STATISTICHE,IO PENSO CHE LE REGOLE SIANO SBAGLIATE,L’INSERIMENTO DI TUTTI GLI EMIGRATI DEVE AVVENIRE COME NEI PAESI PIU’
    PROGREDITI,CONOSCENZA DELLA LINGUA,SPECIALIZZAZIONE,
    RICHIESTA DA PARTE DELLE AZIENDE,FEDINA PENALE ECC ECC