La città di Mafia Capitale si candida alle Olimpiadi

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Mentre leggi certe notizie, tutt’altro che rare in questa Italia in perenne clima carnevalesco, cominci a girarti attorno con circospezione, guardi con sospetto chi ti sta attorno e attendi che il momento in cui stenderanno lo striscione con scritto sopra: “siamo su Scherzi a Parte”.

Purtroppo quel momento non arriva mai perché qui, in quello che molti si ostinano a chiamare “Belpaese”, ogni momento surreale, idiota e inverosimile, diventa realtà.

Tenetevi forte però, perché questa le supera tutte! Oggi l’assemblea capitolina, cioè quel Consiglio Comunale che secondo alcuni andrebbe addirittura sciolto per mafia, ha approvato con 38 voti favorevoli, sei contrari e nessun astenuto la mozione per la candidatura della città alle Olimpiadi 2024. La proclamazione del voto è stata accompagnata da scroscianti applausi! Della serie: ao’ famo festa che se magna ancora!

Per i duri di stomaco, godetevi l’immondo spettacolo:

Non è evidentemente bastata l’indegna figura che questa città ha collezionato nella recente organizzazione dei mondiali di nuoto , quelli che hanno prodotto scandali, inchieste, debiti e opere incompiute. A scoraggiare questi professionisti del disastro, capaci solo di generare guai, non è bastato nemmeno il miliardo di euro (miliardo di euro caxxo!) di debito accumulato da Roma capitale e che si sono impegnati a ripianare attraverso un piano di rientro. Sono così spavaldi e senza vergogna che hanno votato questa follia della candidatura alle Olimpiadi del 2024 proprio mentre l’agenzia di rating Fitch metteva in dubbio la possibilità che Roma rispettasse il rientro dai debito come pattuito.

Mentre l’inchiesta Mafia Capitale ci racconta di un potere politico cittadino simile ad una cloaca a cielo aperto, questi pensano già alle mangiate future e a cosa inventarsi per continuare a sfilarci soldi dalle nostre tasche. Sono indomiti e niente può fermare questi feroci dissipatori di denaro pubblico, questi avvoltoi che si nutrono solo dei quattrini di poveri contribuenti tosati come pecore.

Ma com’è possibile che continuino a farlo? Cosa rende loro immortali e invincibili al cospetto di ogni forma di sdegno e vergogna? Com’è possibile che una città indebitata a tal punto da richiedere a più riprese l’aiuto dello Stato, possa pensare di candidarsi ad un evento come le Olimpiadi? La risposta è semplice: lo fanno perché sanno che c’è un popolo di coglioni miti cittadini qui al Nord che tanto continueranno a lavorare, tacere e versare loro i denari necessari per imbastire la tavola della prossima mega abbuffata. Paga e taci, somaro lombardo!