La nostra Vimercate non sarà a misura d’immigrato

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A Vimercate sembra esserci posto solo per chi è straniero: ospitati, mantenuti e coccolati a spese dei cittadini che pagano

profughi

In queste ultime settimane leggo notizie di cronaca che raccontano di un notevole attivismo da parte del comune di Vimercate, sul fronte immigrati e richiedenti asilo. Nel feudo brianzolo del PD si stanno moltiplicando le presenze di ospiti stranieri; tutti sono ufficialmente «bollinati» come profughi, ovvero gente che in linea teorica dovrebbe scappare da guerre o da persecuzioni. Poi scopri facilmente che sono tutti giovanotti grandi e virulenti, che probabilmente hanno semplicemente acquistato un salato biglietto, con la speranza di trovar «fortuna» in Italia. E in realtà come Vimercate, a quanto pare, un buon pezzetto di fortuna hanno iniziato a trovarla.



Ora, come se non bastasse, il Sindaco annuncia addirittura che metterà a disposizione degli immigrati anche le case di proprietà del comune. Sia chiaro: nella Vimercate che noi abbiamo in mente non saranno certo i presunti profughi a venir ospitati in palazzine di pregio, o nelle case pagate con i soldi dei contribuenti, non fosse altro che per il rispetto che si deve a quei cittadini di Vimercate che per vivere nei medesimi appartamenti si stanno svenando con pesanti mutui o pagando affitti salati. Capite bene, oggi Vimercate è manna dal cielo per questi ragazzotti condannati all’ozio perenne a spese del contribuente. Ed intanto i cittadini pagano il conto e si beccano i disagi, mentre ci tocca pure leggere il Sindaco che si mena vanto di questa presunta accoglienza. Lo fa naturalmente sui giornali, dove leggo cronache surreali: in un articolo pubblicato sul «Giornale di Vimercate» il 26 gennaio, si racconta di un incontro del Sindaco Paolo Brambilla con un gruppo di profughi, con i quali c’è stato un momento di «conoscenza e dialogo», che ha portato alla condivisione du un «patto di reciproco rispetto». Peccato che qualche riga più sotto lo stesso Sindaco faccia notare come:

i richiedenti asilo hanno soprattutto ascoltato, dal momento che non parlano ancora molto bene l’italiano
Ha dialogato con gente che non capisce nemmeno la lingua. Come dire? Ci stanno prendendo per il culo. Piuttosto sarebbe interessante sapere quali garanzie abbia richiesto il Sindaco alla Prefettura, visto che si stanno moltiplicano i casi, sia in Italia che in Europa, di richiedenti asilo che circolano con documenti falsi, talvolta essendo pregiudicati già condannati in Italia, o peggio terroristi pronti ad entrare in azione. Forse il Sindaco farebbe meglio a preoccuparsi per la sicurezza, piuttosto che stringere mani e fari fotografare. Insomma, ormai la Vimercate del PD è una città a misura di straniero: ospitati, mantenuti e coccolati a spese dei cittadini, come se avessero una non meglio precisata priorità rispetto all’aiuto che andrebbe prestato a tutti quelli in difficoltà. Per fortuna a breve ci saranno le elezioni e se soffiate forte il vento può davvero cambiare.

Una risposta a “La nostra Vimercate non sarà a misura d’immigrato”

  1. […] nei nostri comuni, fin dentro le nostre stesse case, come sta accadendo a Giussano o a Vimercate e in tante altre parti in Brianza e in […]