Provincia ha deciso: azione contro Roma

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Il Consiglio approva all’unanimità la mia mozione. Ora si parta senza indugio, testa bassa contro Roma per riprenderci il maltolto

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Giornata a suo modo storica, quella di ieri. Prima seduta del nuovo Consiglio Provinciale della rinata Provincia di Monza e della Brianza e primo documento votato all’unanimità da tutti i consiglieri. E non si trattava di un documento qualunque. La Provincia, grazie alla nostra iniziativa, ha deciso di muovere azione contro il Governo. Unita e compatta si è attivata per rivendicare le risorse che Roma ha depredato dalle nostre casse.

La mozione votatati ieri è quella che avevo preparato e presentato alcuni giorni fa, di cui ne avevo parlato qui e anche qui. Il testo è stato in minima parte emendato, accettando le richieste di modifica proposte dalla maggioranza di centro sinistra. Il risultato lo potete trovare qui.

Quello che più conta, come in tutte le mozioni, è il contenuto del dispositivo, che seppur con alcune sfumature diverse, è stato pressoché confermato:

IMPEGNA IL PRESIDENTE

ad attivarsi a continuare l’azione nei confronti dell’Assemblea dei Sindaci, Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano e interessando anche i parlamentari della nostra provincia, al fine di condividere un’azione comune, sulla base di quanto sentenziato dalla Corte ed enunciato in questa mozione, che inviti il Governo ad intervenire immediatamente trasferendo le risorse necessarie alla copertura dei servizi essenziali, con priorità al Trasporto Pubblico Locale;

A questo punto il Presidente Ponti deve fare il primo passo, proponendo all’Assemblea dei Sindaci la messa in mora del Governo, così da costringerlo a rispettare la legge e quanto sancito dalla sentenza della Corte Costituzionale. Azione, questa, che potrà essere seguita e supportata anche da Regione Lombardia, così come già preannunciato.

I tempi stringono, le casse della Provincia sono vuote, non c’è possibilità di tentennamento alcuno. I nostri cittadini si aspettano una provincia che non si arrende, e che sappia combattere fino in fondo per preservare i tanti servizi che oggi, dal trasporto pubblico locale in giù, rischiano essere ridotti e per cui i nostri contribuenti hanno pagato e pagano tasse salate.