Lazzate suona la carica con la Lega al 68,10%. Torniamo in battaglia.

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C’è addirittura chi ha dato la colpa ad una partita di calcio, per giustificare una sconfitta elettorale, tentativo apparso goffo e maldestro, nonostante la partita in questione fosse un infuocato derby romano.
C’è chi ha dato colpa all’astensionismo, come i nostri avversari locali, convinti che da noi, a Lazzate, al contrario di una lunga e confermata tradizione, a disertare le urne siano stati gli elettori di Centro Sinistra, e non quelli di Centro Destra.

C’è chi ha dato colpa agli elettori, come Beppe Grillo, perché quando votano lui in massa significa che il popolo ha capito ed è pronto alla rivoluzione, quando invece non dà fiducia ad improbabili candidati pentastellati, bhe allora in quel caso sono gli elettori ad essere diventati stupidi.
C’è chi poi, come la Lega Nord di Lazzate, ha avuto il coraggio, l’incoscienza per alcuni, di presentarsi anche in queste elezioni 2013, in maniera solitaria, senza alleanze, senza apparentamenti, senza strane liste civiche, e con il nostro simbolo della Lega, con l’Alberto da Giussano che ci difende sguainando lo spadone.
I risultati ci hanno dato ragione, premiando una lunga stagione di buona amministrazione, riponendo la fiducia su quella “Squadra di Cesarino”, uomini e donne che con lui e insieme a lui hanno condiviso questi lunghi anni di lavoro. Il risultato è andato oltre ogni rosea previsione, stampando un 68,10% che ricalca, esattamente, il consenso raccolto dallo stesso Cesarino Monti poco meno di due anni fa.
Quello di Lazzate appare come un mezzo miracolo, soprattutto se accostato al dato percentuale registrato in altri Comuni interessati da questa tornata elettorale.
Lazzate non è un miracolo, è la dimostrazione che la gente, soprattutto in questo delicato momento storico, è alla disperata ricerca di una politica dei fatti, capace di rispondere alle esigenze dei cittadini, una politica concreta che offre soluzioni ai problemi, e soprattutto che abbia dimostrato di essere capace di attuarle. In una parola, cerca credibilità.
I problemi che da anni affliggono il Nord produttivo, la Padania, schiacciata e umiliata dalla burocrazia romana, rappresentano ancora la massa celata di un iceberg di cui fino ad oggi abbiamo scorto solo la punta. L’Europa è governata seguendo le direttive di una politica scellerata, tutta tasse, burocrazia e dirigismo, ben lontana da quella Europa dei Popoli che da anni indichiamo come l’unica via per un futuro armonioso e florido. La Lega Nord lo denuncia da almeno venti anni, inascoltata. Sia lo straordinario risultato di Lazzate lo squillar di tromba che chiami tutti i leghisti alle nuove future battaglia, la nostra gente ce lo chiede.

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