Lo Stato paghi, tutti d’accordo in Regione. Ora tocca alla Provincia

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La Regione ha fatto la sua parte, con l’appoggio del PD regionale. Ora la Provincia non può tirarsi indietro. Domani si vota.

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Ieri giornata di Consiglio Regionale, all’ordine del giorno la discussione di due mozioni che vertevano sul rischio tagli per il trasporto locale della Brianza. Per una volta la politica ha svolto il suo dovere primario, ovvero quello di cercare e trovare soluzioni al di là delle, seppur legittime, diverse appartenenze e schieramenti. Maggioranza e minoranza si sono accordate su un testo comune, frutto dell’unificazione pressoché totale delle due mozioni. Quella della Lega Nord e quella del Partito Democratico.

Al di là delle premesse, è interessante il secondo punto del dispositivo, quello che chiarisce inequivocabilmente, ed una volta per tutta, dove vanno ricercati i danari per non tagliare le due linee Z225 e Z227:

Ad attivarsi presso il Governo affinché vengano riassegnate le risorse e i finanziamenti statali per permettere lo svolgimento dei servizi di Trasporto Pubblico Locale e del territorio di Monza e Brianza

Parole che non risultano molto diverse da quelle inserite nella mia mozione, quella che ho presentato in Provincia e che si discuterà domani:

ad attivarsi tempestivamente nei confronti dell’Assemblea dei Sindaci, Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano e interessando anche i parlamentari della nostra provincia, al fine di condi- videre un’azione comune, sulla base di quanto sentenziato dalla Corte ed enunciato in questa mozione, che costringa il Governo ad intervenire immediatamente trasferendo le risorse necessa- rie alla copertura dei servizi essenziali, con priorità al Trasporto Pubblico Locale;

Registro quindi con favore che il Partito Democratico in Regione Lombardia, guidato peraltro dal brianzolo Brambilla, condivida l’intenzione e lo spirito della nostra azione. Del resto lo dice la legge e lo ribadisce la Corte Costituzionale: lo Stato deve riassegnare quelle risorse. Altrimenti si pone fuori rispetto ai principi costituzionali.

Domani sarà dunque una giornata fondamentale, perché dopo che Regione Lombardia ha fatto la sua parte, dichiarandosi pronta addirittura a mettere in mora lo Stato, adesso la Provincia di Monza non può e non deve tirarsi indietro.

«La causa dei tagli delle linee non è imputabile alla Regione – affermano i leghisti Massimiliano Romeo e Jari Colla – bensì al Governo, che ha svuotato a tal punto le casse delle Province, da rendere quasi impossibile l’approvazione dei bilanci. Per questo crediamo che le risorse vadano chieste a chi ha creato questa situazione, anche valutando la possibilità, per nulla remota, di mettere in mora lo Stato italiano».

Noi siamo disponibili a qualsiasi confronto, com’è logico, a qualsiasi mediazione e naturalmente modifica del testo. L’importante è che domani si approvi all’unanimità il medesimo principio condiviso in Regione, compiendo così il primo passo che ci possa raggiungere l’obiettivo, quello di ottenere i soldi dallo Stato. Con le buone, si spera. Con le cattive, se necessario.

Qualsiasi altro risultato, qualsiasi tentennamento, sarebbe un pessimo segnale. Voglio essere ottimista, perché il segnale di condivisione in Regione non deve e non può essere ignorato.

Forza e coraggio Presidente Ponti, c’è da fare una battaglia comune per rivendicare i diritti dei nostri cittadini, e noi siamo pronti a fare la nostra parte. Non deludete la Brianza.