Mattarella affonda Lissone ed emerge l’imbarazzo PD

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affondato il PGT di Lissone, accogliendo il ricorso avanzato dalla Provincia di Monza e della Brianza. A ricorrere contro lo strumento urbanistico approvato da Lissone, al fine di preservare alcune aree, fu la vecchia giunta provinciale di Centro Destra (Lega/PDL), di cui anche il sottoscritto fu onorato di farne parte.

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E proprio mentre qualcuno si trastullava con improbabili documentari a difesa del suolo, salvo poi scoprirsi davvero poco coerente, noi facevamo i fatti. Noi il suolo della nostra Provincia abbiamo sempre cercato di difenderlo, non solo a parole, non solo con gli slogan. In molte occasioni siamo andati addirittura contro le aspettative ed esigenze (spesso più che legittime) dei nostri stessi amministratori, arrivando addirittura a litigare con Sindaci nostri amici.

È una questione di coerenza e di serietà rispetto agli impegni presi con gli elettori.

Ora ci aspettiamo dal PD la stessa serietà e la stessa coerenza.

E qui nessuno si metta a fare il pesce in barile, perché ne andrebbe della sua credibilità. Il Sindaco di Lissone non potrà limitarsi allo «scaricabarile», addossando tutta la colpa a chi c’era prima. Sport nazionale questo. Anche l’attuale amministrazione dovrà spiegare perché nella variante di Piano, peraltro solo adottata e non approvata, non sono state seguite in maniera scrupolosa tutte le osservazioni avanzate dalla Provincia, ma si è proceduto ad annullare solo alcuni ambiti e non tutti quelli oggetto del ricorso?

Ora però anche la Provincia è retta da una maggioranza di Centro Sinistra a trazione piddina, per questo l’imbarazzo in casa PD comincia a farsi palpabile.

Si sa che per gli amici di sinistra è sempre molto comodo puntare il dito contro i «cementificatori» quando si sta all’opposizione, salvo poi assumere posizioni più «sfumate» (per così dire) quando si passa dalla parte del comando.

A complicare ancora di più la situazione incaselliamo pure il fatto che l’attuale Sindaco di Lissone, Concettina Monguzzi, riveste anche il ruolo di Consigliere Provinciale.

Il Consigliere Provinciale Monguzzi dovrà quindi decidere come risolvere il problema del Sindaco Concettina. Divertente, non trovate? Purtroppo questo «piccolo» rischio di conflitto d’interessi (perché la Provincia è chiamata a vagliare i piani urbanistici presentati dai Comuni stessi) dev’essere sfuggito a quel genio di Delrio, quando colpito da un forte attacco intestinale partorì di getto la sua riforma, creando questi fantomatici enti di secondo livello.

Chiediamo il massimo della trasparenza e il massimo della serietà. Pretendiamo che si eviti ogni soluzione arrangiata o peggio qualche bizantinismo per non creare eccessivi fastidi agli amministratori amici. La difesa del nostro suolo e del nostro territorio viene prima di ogni altro interesse, anche e soprattutto politico. Noi abbiamo sempre agito così.