Metrotranvia Limbiate – Milano – La Lega replica a Ponti (Pd)

Condividi articolo

Andrea Monti (Lega): “Un’udizione al Pirellone? Ennesimo scaricabarile della Sinistra. Censi faccia marcia indietro sulla decisione e potremo dialogare”

“Noi siamo pronti anche domani mattina a chiamare nuovamente in audizione Milano e ATM, ma qui ci stanno prendendo in giro. La vicenda della tranvia Limbiate-Milano è sempre più vergognosa, mi domando se il consigliere Ponti sia complice di Milano in questo disegno per prendere in giro migliaia di utenti”. Così il vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone Andrea Monti replica al consigliere regionale del Pd Gigi Ponti, che chiede cosa stia facendo Regione Lombardia per tenere aperta la metrotranvia e chiede un’audizione al Pirellone.
“Ricordo”, prosegue Monti, “che Milano non ha comunicato a nessuno la necessità di chiudere; lo ha fatto solo con una lettera inviata ad un gruppo di utenti, notizia che ha spiazzato tutte le istituzioni, ignare fino a quel momento della decisione di Milano. Solo ad agosto, già ampiamente fuori tempo massimo, ha fatto sapere che servirebbero 8 milioni di euro di lavori e 12 mesi di tempo per effettuarli, per scongiurare la chiusura a settembre. È evidente come Milano abbia deciso di chiudere questa linea, contro il parere di cittadini, comuni e Regione. Ha taciuto anche della decisione di rallentare la linea: solo due giorni prima in un incontro con i sindaci nulla ha detto di questo provvedimento”.
“Quindi a cosa serve un’audizione? A cercare di inventarsi l’ennesimo scaricabarile di Milano, come la decisione di aumentare i biglietti? Basta commedie da politicanti, basta inganni e bugie. Milano deve rivedere la decisione di chiudere questa linea, lo dobbiamo a migliaia di pendolari. Dal minuto dopo che l’assessore Censi fa retromarcia sulla chiusura della linea a settembre e fa chiarezza sugli interventi necessari per scongiurare la chiusura, possiamo iniziare a dialogare. Al momento Milano vuole chiudere e non vuole mettere un euro per finanziare i lavori necessari”, conclude Monti.