Milano – Meda, minacciati dal degrado

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La vicenda del Gommista F.lli Spinelli, minacciati dal degrado del verde incolto sulla MIlano Meda con la Provincia che risponde: “fate e pagate voi”

meda

Solo qualche mese fa, lo scorso agosto, la Provincia di Monza e Brianza programmò una straordinaria manutenzione delle sponde della superstrada che attraversa la Brianza ovest. Per diversi giorni le falciatrici hanno lavorato a pieno regime, spazzando via diversi anni di incurie, di degrado e di vegetazione che era cresciuta in maniera incontrollata. Lo scenario che ha accolto i primi automobilisti dopo lo sfalcio era quasi lunare. Tabula rasa totale, per una manciata di chilometri. Un intervento sostanzioso, dal costo di quasi due milioni di euro, che la Provincia sintetizzava così:

 

Riepilogo lavori di manutenzione straordinaria agosto 2017:

Il programma di manutenzione straordinaria è stato varato dalla Provincia per un importo di circa 1.800.000 euro.

Nel piano di agosto è previsto, oltre al completamento delle asfaltature previste in progetto con relativa segnaletica orizzontale, la sistemazione di alcuni tratti delle banchine stradali, lo sfalcio del verde, potature e disboscamento totale delle banchine laterali, cui si aggiunge il ripristino corticale per le pile dei ponti di Binzago (Cesano M) e Varedo, interessati dal primo slot dell’operazione “ponti sicuri”.

Il problema è che alcune aree, interessate da situazioni molto critiche, non sono state inserite nel programma di sfalcio straordinario. Nemmeno chi, preoccupato della situazione, aveva segnalato in tempo lo stato di degrado e pericolo. E’ il caso del Gommista F.lli Spinelli, storica attività di Cesano Maderno. All’inizio dello scorso anno aveva inviato una lettera ufficiale alla Provincia di Monza, chiedendo un intervento urgente di sfalcio. La recinzione che delimita la loro proprietà confina con il tracciato della superstrada, ed è invasa da piante, cespugli e boscaglia selvaggia. La risposta degli uffici provinciali arrivò ad aprile: si diceva che non c’erano risorse per intervenire, ma si specificava che il privato era autorizzato ad intervenire in autonomia, disboscando direttamente la proprietà della Provincia, naturalmente pagando tutto l’intervento. A corredo anche una serie di prescrizioni, che il privato intervenendo a suo spese doveva rispettare. Insomma, una risposta che è condensabile in un unico brianzolissimo termine: rangeves!

Per questo motivo ho presentato una interrogazione il 28 novembre scorso, chiedendo i motivi del mancato ripristino di questa come altre situazioni di pericolo e di degrado. Dopo quasi due mesi ancora nessuna risposta.

Mentre però attendiamo la risposta, la situazione peggiora. I titolari della F.lli Spinelli hanno dovuto addirittura sgomberare il piazzale, perché la vegetazione comincia a premere in maniera preoccupante contro la recinzione, le lastre iniziano a “spanciare” e si teme un imminente cedimento della struttura. Capisco i problemi economici, ma se ad agosto sono stati programmati quasi due milioni di euro di interventi, significa che le risorse ci sono, si tratta di come gestire gli interventi. Grave che si sia ignorata ad agosto una segnalazione che da mesi giaceva negli uffici provinciali. Ai cittadini non possiamo sempre rispondere con un bel “rangeves”, soprattutto quando c’è di mezzo la sicurezza. Così come non possiamo accettare che siano i privati a dover pagare gli sfalci nelle aree di proprietà della Provincia. E’ assurdo.

Ecco le foto del degrado: