Profughi: il Prefetto di Monza trascina Lazzate in tribunale

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Prefetto e Ministero contro Lazzate per contrastare l’ordinanza che chiedeva più trasparenza e collaborazione. La loro unica preoccupazione sono i profughi

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É stato notificato questa mattina il ricorso al TAR promosso dal prefetto di Monza e Brianza e dal Ministero dell’Interno contro il Sindaco di Lazzate, chiedendo l’annullamento dell’ordinanza sindacale, emanata questa estate, che si prefiggeva lo scopo di evitare l’installazione di centri profughi e il conseguente arrivo di immigrati all’insaputa del Sindaco, delle autorità locali e quindi della popolazione tutta. Come del resto accaduto a Lazzate questa estate, e come sta accadendo in questi giorni.

Il prefetto, figura inutilmente costosa e che andrebbe abolita ieri, è dai tempi di Napoleone la lunga mano del potere romano. Furono uno degli strumenti con cui il fascismo rafforzo il suo potere e il carattere centralista del suo governo. Stupisce, ma nemmeno tanto, che ancora nel 2017 siamo costretti a confrontarci con questi residuati napoleonici, evidentemente duri a morire. Trasformati ormai in agenti immobiliari permanenti, non possono permettersi che un Sindaco o una comunità di cittadini, pretenda trasparenza e condivisione. O almeno, per stare nei confini delle leggi italiane, il rispetto di quella leale collaborazione richiamata dalla legge n.142 che regola questa costosissima macchina della pseudo accoglienza.

È evidente che il Prefetto preferisca l’uso della forza al dialogo, i tribunali agli incontri istituzionali. Non intimoriranno, se questo era il loro scopo, reprimere è sempre la soluzione peggiore da adottare. E se è vero quello che scrivono nel ricorso, ovvero che:

la Prefettura di Monza e della Brianza incontra estrema difficoltà a sopperire alle costanti richieste di accoglienza degli stranieri richiedenti la protezione internazionale

sappiano che da qui in avanti troveranno ancora più difficoltà. Chi semina vento, non può che raccogliere tempesta.

A questo punto credo sia necessario scendere in piazza e ribellarsi. Mi aspetto che tutti i Sindaci, al di là dei colori politici, sia al fianco del nostro Sindaco per protestare direttamente contro questo prefetto che ha dimostrato di non saper gestire l’emergenza, di non saper dialogare e di non nutrire nessun rispetto nei confronti dei cittadini e dei suoi rappresentanti, i Sindaci.