QUEL MODO SUBDOLO DI FARE POLITICA CHE NON MI APPARTIENE

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RIGHERAEsiste un modo subdolo, peloso, ingannevole di fare politica, atteggiamenti che non mi appartengono, che nulla hanno a vedere con la trasparenza e la schiettezza con cui ho sempre cercato di portare avanti il mio impegno politico. Ecco perché da oltre venti anni, a Lazzate, la Lega Nord si presenta da sola e con il proprio simbolo, ed ecco perché lo facciamo ancora oggi, nelle elezioni del 26 e 27 maggio.
Amministriamo Lazzate dal 1993, abbiamo compiuto un mezzo miracolo in questi lunghi anni, salvando un Paese probabilmente destinato all’oblio, in cui a fatica venivano gestiti ed erogati anche i più elementari dei servizi.
Quando arrivammo a Lazzate trovammo un Comune in ginocchio, con la palestra inagibile, un bocciodromo costruito e lasciato incompleto e mai aperto. Come Segretario Generale del Comune trovammo Antonino Princiotta, lo stesso che oggi è impegnato a difendersi da pesanti accuse di corruzione, nell’ambito dell’inchiesta Penati e sistema Sesto.
Ma chi governava Lazzate prima di noi? Una giunta che vedeva un’alleanza inedita, per il tempo, democristiani e comunisti insieme. E insieme, le stesse persone, si presentano oggi.
L’ultima edizione, Maggio 2013, del periodico progressista “la Ringhera”, pubblica una prima pagina sorprendentemente identica a quella dell’edizione 2006; stessa faccia, stesso candidato Sindaco: Giacomo Gregori.
Ecco lo “score” personale di Giacomo Gregori a Lazzate:

ELEZIONI COMUNALI 1993: Candidato alla carica di Consigliere Comunale (TROMBATO)
ELEZIONI COMUNALI 1997: Candidato alla carica di Consigliere Comunale (TROMBATO)
ELEZIONI COMUNALI 2001: Candidato alla carica di Sindaco (TROMBATO)
ELEZIONI COMUNALI 2006: Candidato alla carica di Sindaco (TROMBATO)
ELEZIONI CONUNALI 2011: non candidato

Sapete cosa scrive questo uomo “nuovo” della politica lazzatese nella sua lettera di presentazione?
Ecco uno stralcio:

“Negli ultimi anni purtroppo i partiti e la “politica” in generale hanno dato pessima prova di sé con scandali e ruberie. È accaduto a tutti i livelli, nazionali e locali. […] Non sono e non siamo tutti uguali e le alternative esistono, anche a Lazzate”

Ammiro queste persone che riescono a sfidare e superare ogni tipo di vergogna, e riescono a convincersi di potersi ridare una verginità anche dopo venti anni di presenza ininterrotta sulla scena politica locale. Vi confesso che io non riuscirei a calarmi, con spregiudicata disinvoltura, la maschera che più conviene, a seconda delle circostanze.
Quello che però mi disgusta è il tentativo subdolo, di annoverare nel calderone indefinito degli “scandali e ruberie” l’amministrazione di Lazzate.
La risposta a queste accuse pelose sta nella storia stessa della nostra Lazzate; la Lega ha trasformato Lazzate in un gioiello, pur riuscendo ad azzerare tutti i debiti del Comune. Quando governavano loro, democristiani e comunisti, il paese era gestito come fosse nel terzo mondo, nonostante le risorse a disposizione dei Sindaci fossero ben superiori a quelle odierne.
Ognuno, evidentemente, trarrà le conclusioni del caso.

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