RE GIORGIO PIANGE, SI SENTE ABBANDONATO. NOI CON IMU, IRPEF, IVA E TARES, SEMPRE ALLEGRI, IN COMPAGNIA.

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Cerchiamo di capirci qualcosa. Sono passati oramai trentasei giorni dalle elezioni politiche, quelle che dovevano consegnare il Paese alla sinistra e al suo condottiero Pier lo smacchiatore (che però non smacchia), vincitore annunciato, con tripudi preventivi. Il profeta di Bettola è rimasto invece a secco, nonostante avesse inaugurato la sua campagna elettorale con una pompa di benzina in mano. La sinistra conta una maggioranza schiacciante alla Camera, inutile, e non ha nessuna speranza di formare una maggioranza, indispensabile, al Senato.

In questo ultimo mese Bersani ha ribadito, a più riprese, che lui “mai con il PDL”, “mai un Governo tecnico”, “cercherò la maggioranza con chi ci sta”. L’altro profeta, Grillo, ha risposto a suo modo, sputando in faccia al povero Pierluigi a ripetizione, e vomitando addosso, a lui e a tutta la sinistra, insulti e critiche a ripetizione. Per la verità nemmeno i montiani sono stati convinti. A quel punto il segretario, già fu Premier annunciato, non ha potuto far altro che tornare mesto al Quirinale.

A questo punto Napolitano che fa? Prende decisioni risolutive? No. Prende tempo e si inventa questa storia dei dieci saggi, che però non chiamateli saggi perché non vuole, anzi non l’ha mai detto. Ora, mentre tutti i cittadini sognano la fuga prima dell’arrivo di un luglio che si annuncia drammatico, con un filotto di tasse e imposte da spavento, Irpef, Ires, Iva, Imu e l’ultimo regalo dei tecnici, la Tares, il nostro Re Giorgio riunisce i saggi alle ore 11.00. Particolare magari insignificante, ma che da il senso di quanto la politica romana sia completamente scollegata dal mondo reale. D’altro canto, “S’ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche!” , disse Maria Antonietta al popolo affamato.

L’importante non è formare un Governo, dare stabilità, la ripresa: l’importante è scongiurare le elezioni, perché la sinistra potrebbe perdere, nuovamente. Napolitano oggi si lamenta perché abbandonato dai partiti. A noi sudditi? Cornetti alla crema.

2 risposte a “RE GIORGIO PIANGE, SI SENTE ABBANDONATO. NOI CON IMU, IRPEF, IVA E TARES, SEMPRE ALLEGRI, IN COMPAGNIA.”