Renzi continua a scrivere lettere ai Sindaci (3 in 3 mesi) e a prenderli in giro

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Credo che Renzi abbia frainteso il sentimento che molti Sindaci hanno maturato nei confronti dei Governi e dei Primi Ministri degli ultimi anni, e lo abbia frainteso nonostante lui stesso abbia ricoperto questa carica: i Sindaci non sentivano il bisogno di un rapporto epistolare diretto con il Presidente del Consiglio, bensì lamentano da anni un continuo ridimensionamento del contributo dello Stato (tagli indiscriminati) e un susseguirsi di limiti gestionali e di spesa culminati nel famigerato “patto di stupidità”, così come lo ha apostrofato più volte lo stesso Renzi.
Renzi sembra tentare invece il solito approccio piacione, continua a scrivere lettere ai primi cittadini con il tono del vecchio amico pronto ad aiutarti, con uno stucchevole tono amichevole, ma che nei contenuti continuano ad essere ridicole. Appena eletto scrisse una prima lettera chiedendo di indicare una scuola bisognosa di interventi. Passato un paio di mesi ecco arrivare la seconda lettera, in cui ancora chiedeva quale scuola, di ogni singolo comune, necessitasse di interventi e come ogni Sindaco intendesse finanziare l’intervento. Passa il terzo mese, ed ecco puntuale la terza lettera: sempre i medesimi toni pateticamente amichevoli e il solito compitino da svolgere in pochi giorni.
Renzi scrive:

Sono stato Sindaco anche io. E come voi ricordo le polemiche: quanti cantieri abbiamo bloccato per la mancanza di un parere, per un diniego incomprensibile di una sovrintendenza, per le lungaggini procedurali. Quante volte siamo stati costretti a rinunciare a un investimento magari di capitali stranieri, certo innamorati dell’Italia, ma preoccupati del complicato sistema amministrativo del nostro paese.

Curioso che Renzi creda che il problema dei Sindaci sia primcipalmente quello di sbloccare i cantieri fermi in attesa di un parere, quando è cosa nota anche ai sassi che tutti i lavori sono appunto bloccati dal patto di stabilità, mica dal parere di una sovrintendenza! Ma che fai Renzi? Cerchi di coglionare? Suvvia.

Ed ecco poi, come dicevamo, l’ennesima richiesta:

Individuate una caserma bloccata, un immobile abbandonato, un cantiere fermo, un procedimento amministrativo da accelerare. Segnalatecelo entro il 15 giugno all’indirizzo [matteo@governo.it](mailto:matteo@governo.it). Sarà nostra cura verificarne lo stato d’attuazione con gli uffici dedicati e – se del caso – procedere all’interno di un pacchetto di misure denominato “Sblocca Italia”.

Ora capite bene l’imbarazzo dei Sindaci che si trovano a rispondere a queste lettere cretine? Passi la prima, va bene la seconda, ma alla terza cazzata magari qualcuno comincia pure a sbottare.
La richiesta dei Sindaci, caro Matteo Renzi, è solo una e una soltanto: facci utilizzare i nostri soldi e smetti di costringere i Comuni a chiedere danari ogni anno ai cittadini che in buona parte finiscono nelle casse del Governo. Basta lettere, basta manfrine, molla il bottino e il problema è risolto. Abbiamo necessità di un Governo che ascolti il grido di dolore degli amministratori locali e non un Premier che si diletta nello scrivere lettere cretine e inutili.