E che rinnovamento Sia(s)

Condividi articolo

Ivan Capelli ha vinto, e insieme a lui tutta la squadra della lista Sport e Rinnovamento. Un risultato per certi versi sorprendente, soprattutto nella misura in cui si è concretizzato. I candidati della lista numero 1 hanno praticamente doppiato gli avversari della lista numero 2, i vari Nappi, Longoni e soprattutto Valli. Proprio per il Presidente uscente la doccia è stata di quelle fredde che più fredde non si può. Perché perdere poteva starci (anche se qualcuno della sua lista era convinto di vincere in scioltezza), prendere meno voti di un ex pilota di F1 come Ivan Capelli lo puoi anche accettare, ma subire una sconfitta di lista abbondante e finire pure dietro a Ronzoni e Longoni in termini di preferenze, è la testimonianza del fallimento di un intero progetto. Credo che l’errore più grande sia stato quello di non capire che tutte le storie hanno un inizio e una fine, e la storia di quelle persone all’interno dell’AC Milano e della Sias era giunta alla fine. A questo punto voltare pagina era inevitabile, sarebbe stato molto più intelligente rendersene conto in tempo, evitare questa magra figura e non dare l’idea di chi fino all’ultimo tentava di negare che un cambio di passo non solo era auspicabile ma era obbligatorio. A questo punto arriva il bello, o meglio il difficile. Adesso la parola rinnovamento non potrà più essere soltanto il nome di una delle due liste, uno slogan vincente ed efficace, deve diventare l’impegno programmatico da concretizzare subito, già dai prossimi mesi. E il rinnovamento non potrà che partire dal pezzo pregiato di AC Milano, dal nostro Autodromo di Monza e quindi di conseguenza il primo dossier che dovrà prendere in mano Ivan Capelli sarà la SIAS. Il nome che circola, quello del presidente degli industriali Andrea Dell’Orto, da già la misura che si inizia con il passo giusto. Ma la svolta ci sarà se la nuova dirigenza riuscirà ad aprirsi al territorio, a coinvolgere tutti nel progetto di rilancio dell’Autodromo, stimolando energie nuove e valorizzando i tanti che sono sempre stati esclusi, a torto, da una concezione quasi egoistica e di esclusività che negli anni ha lasciato l’impianto impermeabile e quasi avulso a tutto ciò che stava fuori dai suoi cancelli.
Ecco, questa è la grande sfida che attende Ivan Capelli, chi con lui ha condiviso questa campagna elettorale e tutti quelli a cui sta a cuore il circuito di Monza, senza interessi e senza secondi fini.