Rischio terrorismo tra i profughi e “spirale balcanica”

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Ci risiamo, ancora un sedicente profugo arrestato con l’accusa di terrorismo. Progettava un attentato a Roma. Ma sappiamo davvero cosa rischiamo? Ne parliamo con l’analista e ricercatore  ISPI Giovanni Giacalone

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La cronaca di queste ore ci consegna l’ennesimo episodio di un presunto profugo, richiedente protezione internazionale, arrestato perché accusato di progettare un attentato nella capitale. Questa volta è stato prelevato direttamente nel centro profughi dove era ospitato, a spese nostre. Singoli episodi, che però iniziano a tratteggiare i confini di un rischio infiltrazioni che si fa sempre più grande, soprattutto con l’aumentare del numero di ospiti che ogni giorno si moltiplicano nei nostri comuni, fin dentro le nostre stesse case, come sta accadendo a Giussano o a Vimercate e in tante altre parti in Brianza e in Italia.

Ma cosa rischia l’Europa e l’Italia dall’incessante invasione di profughi che premono ai nostri confini? Lo scopriamo in questa interessante chiacchierata con Giovanni Giacalone, ricercatore ISPI e analista ITSTIME, esperto di islam in particolare dell’area balcanica.

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