Scandalo a Limbiate: si delibera il bavaglio ai Consiglieri

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Siamo da un pezzo abituati a leggere delibere e ordinanze di ogni tipo, capaci di soddisfare un ampio spettro della bizzarria umana, ma a Limbiate riescono ancora a farci saltare sulla sedia.

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È di qualche settimana fa la polemica esplosa, come prevedibile, dopo una comunicazione dell’ASL in cui si faceva riferimento ad un sospetto caso di tubercolosi all’interno del centro profughi di Limbiate. Dopo un pietoso valzer di accuse e contro accuse di falsità, in cui la tutela dell’incolumità pubblica veniva evidentemente messa in secondo piano rispetto al rischio di perdere qualche voto, si è accertato che la relazione dell’ASL conteneva un elemento non corretto. Ovvero il sospetto caso di tubercolosi era stato sì riscontrato ad Aprile, coinvolgeva sì un cittadino extracomunitario ospite in strutture di Limbiate, ma via l’errore di qualche decina di metri nell’ubicazione del luogo in cui soggiornava. Non stava nel centro profughi ma in altri locali, comunque non molto distanti.

Questo piccolo errore, del resto ininfluente rispetto all’eventuale rischio sanitario, ha giustificato una reazione esagerata ed esagitata da parte del Sindaco ed anche del capogruppo in Regione Lombardia Brambilla, che ha dichiarato alle agenzie stampa:

La Lega arriva addirittura a diffondere notizie false per alimentare la paura dei profughi. È un atteggiamento veramente vergognoso, che si fa beffe della sofferenza di tante persone e di chi, nonostante tutto, si fa in quattro per soccorrerli

Ignorando evidentemente che il caso di sospetta tubercolosi è stato effettivamente riscontrato ad aprile, come del resto ammesso dalla stessa Giunta. Qualche decina di metri forse rende una notizia falsa? Cosa non si fa per non perdere voti.

Non contenti di essersi sfogati attraverso la loro incontinenza verbale, la Giunta di Limbiate ha deciso addirittura di approvare una delibera per puntare il dito dritto dritto al Consigliere Luca Mestrone, capogruppo di Forza Italia a Limbiate; Mestrone è accusato di aver chiesto informazioni all’ASL, di aver fatto sapere alla popolazione che ad aprile fosse stato registrato un sospetto caso di TBC e di aver richiesto, udite udite, addirittura la convocazione di un Consiglio Comunale aperto. Cioè una delle massime espressioni della partecipazione alla politica locale dei cittadini. Cosa evidentemente poco gradita al «soviet» che governa Limbiate.

E già che c’erano, nella delibera tentano di intimorire pure tutti gli altri consiglieri di minoranza e pure la libera stampa. Meglio abbondare.

Cito testuale dalla delibera comunale nr. 194 del 9/9/2015, che potete leggere per intero qui,

Che la richiesta pervenuta in data 08/09/2015 dal Consigliere comunale Luca Mestrone, in nome e per conto anche di altri consiglieri comunali di minoranza, di convocazione di un consiglio comunale aperto sul tema delle “procedure sanitarie e di sicurezza vigenti all’interno dei locali dell’HUB (Centro di accoglienza n.d.r.) provinciale di prima accoglienza dei migranti di via Bonaparte n. 2 a Limbiate” si inserisce in tale ambito utilizzando le informazioni pubbliche pervenute acriticamente e a solo scopo elettoralistico, con la finalità di ingenerare, il senso di insicurezza dei cittadini che ripongono nei soggetti incaricati di una funzione pubblica, la massima fiducia riconoscendo l’autorevolezza delle informazioni diffuse

Secondo la Giunta di Limbiate, che ha sprecato carta, tempo ed inchiostro per redigere questa inutile delibera, sarebbe stato compito di Mestrone indagare sulla totale veridicità delle comunicazioni ufficiali dell’ASL. Ridicolo. Perché al contrario non si accusa direttamente l’ASL? Forse si aveva timore di farlo?

O forse perché l’obiettivo è solo quello di spaventare i Consiglieri Comunali, così da limitare di fatto il loro diritto ad esercitare una doverosa e legittima funzione di critica e controllo:

Che, pertanto, si ritiene che i predetti comportamenti sia del consigliere Mestrone e altri firmatari della richiesta, che dai mezzi di comunicazione, potendo dar luogo ad allarmismi ingiustificati, debbano essere stigmatizzati e portati all’attenzione delle autorità competenti affinché siano valutate le ricadute in termini di generalizzazione del panico nella popolazione limbiatese;

Terrificante anche il dispositivo della Delibera:

DELIBERA

Le premesse fanno parte integrante della parte dispositiva

DI PROCEDERE ALLA VERIFICA, SULLA BASE DI QUANTO SOPRA ESPOSTO, DELL’AVVERARSI DELLE CONDIZIONI CHE POTREBBERO, SE PROVENIENTI DA SOGGETTO PUBBLICO, DETERMINARE PROCURATO ALLARME ALLA POPOLAZIONE, RIVOLGENDOSI ALLE AUTORITA COMPETENTI.

Il Sindaco e la Giunta minacciano di rivolgersi alle autorità competenti (Carabinieri, Prefetto, Procura?) se i Consiglieri Comunali dovessero continuare a fare ciò che è loro dovere, oltre che diritto: ovvero controllare l’operato della maggioranza ed informare i cittadini, anche veicolando informazioni ufficiali. Mica il sentito dire al bar.

Questo è un atto gravissimo, politicamente vergognoso, che dovrebbe far insorgere tutta la politica.

Mi frulla poi in testa una domanda: ma se il Sindaco e l’amministrazione sapevano fin dal mese di Aprile di questo caso, cosa hanno fatto per limitare gli eventuali rischi di contagio? Perché questo è loro dovere fare. Non vorremmo che la loro unica preoccupazione fosse stata quella di nascondere la verità, di cercare di non rendere pubbliche notizie ufficiali, anche rilevanti, solo perché politicamente scomode e sconvenienti? Sarebbe anche questo gravissimo.