SEI I PALADINI DELLA “LOTTA AL CEMENTO” IN BRIANZA SONO QUESTI, CAPISCO PERCHE’ DI AREE VERDI NE SON RIMASTE POCHE

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Salomone nel libro dei proverbi scrisse: “Anche lo stolto, se tace, passa per saggio e, se tien chiuse le labbra, per intelligente.” (17, 28)

 

Ora scomodare l’antico testamento potrebbe sembrare esagerato, non possiamo però limitarci a fare spallucce nel leggere talune dichiarazioni, su argomenti tanto delicati e tanto importanti quale la tutela del nostro territorio e la lotta alla cementificazione selvaggia.

Leggo le dichiarazioni del Presidente di Italia Nostra Monza,  Maurizio Oliva, e capisco che se sono questi i difensori del “territorio brianzolo”,  facile pensare che il cemento continuerà a vincere indisturbato. Maurizio Oliva è uno che non vedrebbe male la chiusura dell’autodromo di Monza, uno che ha già dichiarato più volte che le antiche sopraelevate storiche, un monumento che in tutto il mondo preserverebbero come una reliquia, andrebbero abbattute perché fatiscenti… se fossimo in un fumetto, mi verrebbe da dire…gulp!

 

Bene, chiamato in causa sulla questione “cemento in Brianza”, il buon Maurizio Oliva ci riserva una perla delle sue, e cercando i colpevoli dell’avanzata del cemento negli ultimi anni, dichiara: “il piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) non ha avuto nessun effetto concreto”. Effettivamente, beh cavolo, come dargli torto? Bisognerebbe fargli però sapere, al buon Oliva, che il PTCP è stato al momento solo adottato, tra l’altro solo da 7 mesi circa, e non ancora approvato definitivamente. Difficile imputare a questo strumento le colpe della cementificazione. L’intervista è poi condita da altre amenità ridicole su quanto fosse meglio prima con la Provincia di Milano, colei che ha approvato il PTCP vigente, che per pietà vi risparmio.

Quindi, delle due l’una: o questa gente è totalmente sprovveduta e parla solo per fare un po’ di propaganda spicciola, oppure, e qui comincio a diventare sospettoso,  viene il dubbio che qualcuno lavori per il “nemico”, visto che alla fine sarà lui a trarne giovamento, visto che si indebolisce uno strumento che darà fastidio a molti golosi di espansioni selvagge.

Povera Brianza.