Il sindaco di Monza vuole entrare nel business dei profughi

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La soluzione del vecchio ospedale rischia di non risolvere nulla. Arriverebbero solo più profughi sul territorio, facendo però guadagnare anche il comune

foto: immagini.quotidiano.net
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La notizia è che la gestione dei profughi a Monza comincia a fare gola a tanti, Sindaco compreso.Non potrebbe essere altrimenti, perché girano un sacco di quattrini e i cordoni della borsa statale (al contrario che per altre emergenze autoctone) si aprono molto facilmente e in misura molto generosa. Lo scandalo di via Asiago, una palazzina occupata per due terzi da profughi e abitata da una minoranza di cittadini monzesi inferociti, ha portato alla luce diversi aspetti poco edificanti di questo sistema. Su tutti il caso della Trattoria Mercato, il famoso «venditore di pizze» (come si auto definisce) prestato all’accoglienza umanitaria, ha sollevato uno sdegnoso scandalo. Perché appare sempre più evidente, per noi lo era da tempo, come la questione abbia scatenato gli appetiti di chi punta più al fatturato che all’accoglienza.

Ed ecco arrivare la soluzione del Sindaco e della maggioranza PD monzese, alle prese con la rabbia di molti cittadini che monta ad una velocità per loro pericolosa: vogliono entrare anche nel business dei profughi, direttamente come comune. Lo dichiara apertamente:

Per questo invito i consiglieri, senza distinzione di bandiera, ad unirsi in un documento da presentare alla Regione per usufruire di questi spazi che in tutto e per tutto saranno gestiti dal comune.

Qualcuno nei pressi di piazza Trento Trieste deve averla fatta semplice: se il comune si mettesse a gestire direttamente i profughi allora i quattrini entrerebbero nelle case del comune, questo ne potrebbe giovare con una salutare boccata di ossigeno.

Ed ecco che con la scusa di risolvere il problema di via Asiago avanzano la proposta scandalosa, cioè quella di chiedere alla Regione Lombardia di mettere a loro disposizione l’ex ospedale San Gerardo. Avete capito? Così magari si portano a casa la gestione di un centinaio di profughi (36€ x 100 x 365= 1.314.000€) e relativo milioncino.

Ma siamo sicuri che poi in via Asiago si risolverà il problema? In linea teorica, come fa intendere il sindaco, gli appartamenti sarebbero immediatamente svuotati. Attenzione però, perché ci sono almeno due grossi ostacoli che mettono in dubbio tale certezza. Il primo, risaputo, è che la Prefettura è alla continua e strenua ricerca di posti dove alloggiare profughi, molti centri sono in grave stato di sovra affollamento, non è solo via Asiago il problema. Vi pare dunque così logico e scontato che la Prefettura si priverebbe così facilmente della disponibilità di posti che sono già a disposizione e contrattualizzati? Mentre non sanno dove piazzare i nuovi arrivi? La cosa è poco credibile.

Seconda motivazione: non è direttamente la Prefettura che ha deciso di ospitare i profughi in via Asiago. Quei contratti sono stati attivati dall’operatore privato, il quale si è aggiudicato in maniera legittima un regolare bando. Per quale motivo la Prefettura dovrebbe ordinare di svuotare quegli appartamenti? Senza contare che a quel punto sarebbe l’ammissione del fallimento della scelta di inserire i profughi in alloggi privati, la logica conseguenza sarebbe un comportamento analogo nei numerosi appartamenti in cui vengono da anni ospitati i profughi in tutta la Brianza. Perché via Asiago dovrebbe essere trattata in maniera differente? Ecco allora che in quel caso si aprirebbe una vera e propria emergenza, perché ci troveremmo di fronte a oltre un migliaio di persone da collocare. Ma dove? Impossibile che la Prefettura si accolli con leggerezza un tale rischio.

Sapete invece come rischia di finire questa storia? Se mai la Prefettura dovesse procedere alla requisizione coattiva dell’ospedale, magari contro il volere della Regione, ci troveremmo con un ex ospedale pieno di profughi che andranno a sommarsi a quelli già presenti, via Asiago compresa. Perché l’unica soluzione che risolve l’emergenza sarebbe quella di fermare gli ingressi, ma a quanto pare questo non interessa a nessuno. D’altro canto, il business è business, non guarda in faccia a nessuno, nemmeno quando si tratta di far rischiare la vita in mare a dei poveri cristi.

Una risposta a “Il sindaco di Monza vuole entrare nel business dei profughi”

  1. Avatar Riccardo Moscatelli

    Scandaloso, propongo una mobilitazione generale davanti all’ospedale in questione con turni H24 ed impedire l’accesso ai clandestini con ogni mezzo, ripeto ogni mezzo.
    Vergognoso.