A Vimercate i furbetti del cementino

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Ve lo ricordate il referendum farsa di Vimercate? Quello con cui il comune quest’estate tentò di mascherare l’imponente colata di cemento in arrivo su un terreno ancora vergine? L’altra sera in consiglio si è posto il sigillo ufficiale all’operazione, e il quesito referendario ha avuto dunque la sua definitiva risposta: che facciamo quassud?, era il titolo della campagna. Cementifichiamo, of course.
La cosa naturalmente non ci sorprende, l’operazione era così grande, così imponente nei numeri e nelle dimensioni e con risvolti economici così importanti a favore del comune, che nessuno, nella maggioranza di centro sinistra, si poteva permettere anche il minimo ripensamento. E che cemento sia insomma, anche per la gioia di Oliviero Toscani, che criticò il progetto dai microfoni di Radio Radicale.

Ora, con tutta onestà va riconosciuto che questi del PD e di SEL sono davvero fenomenali, hanno un coraggio e un’audacia che supera ogni limite umanamente immaginabile. Sono davvero degli assi, dei fuoriclasse, che riescono a vivere in un perenne stato di sdoppiamento della personalità. Prendiamo per esempio il vicesindaco e assessore all’urbanistica Corrado Boccoli, quello che reagì furiosamente alle mie dure critiche di questa estate.
Eccolo qui sotto mentre si esibisce nella sua versione “green”, in un videomessaggio agli elettori. Siamo naturalmente in campagna elettorale:

Un Boccoli in versione profetica, siamo nel 2011, e lui critica chi (l’opposizione) vorrebbe dipingere la città di Vimercate come piena di cemento o dove “i palazzi crescono in ogni dove”. Non è così dice, afferma nel video. Forse intendeva dire che non era ancora così, in quel momento, nel 2011. Ed è forse per questo che il Boccoli versione 2014 cerca di porvi rimedio, varando insieme alla giunta la costruzione di nuove torri, palazzi e un supermercato. Eh sì che lui aveva un’altra storia da raccontare, fatta di verde, ambiente, parchi. Si, proprio una bella storia. Una storiella direi.

Naturalmente il PD non è da meno, e per dimostrare l’inarrivabile maestria del doppio registro di valutazione, a Vimercate scende in campo un peso massimo: niente di meno che il capogruppo in Regione Lombardia Enrico Brambilla, nonché ex sindaco di Vimercate.

Solo qualche giorno fa, cioè mentre il suo sindaco e la sua maggioranza della sua città si apprestavano a portare in consiglio una mega colata di cemento, lui rilasciava ai posteri questa sferzante dichiarazione contro la nuova legge regionale lombarda che ha bloccato il consumo di suolo:

Nessuno si dovrà stupire se nei prossimi anni il consumo di suolo aumenterà. La legge non ferma da subito il consumo di suolo e di aree agricole – continua – e consente, anzi incentiva, tutti i privati a presentare entro i prossimi 30 mesi nuove richieste di edificazione.

Forse Brambilla si sbagliava, non intendeva nei prossimi anni ma nei prossimi giorni, visto che la sua maggioranza di Vimercate era prossima a dare il via a muovere le ruspe. È ridicolo perché proprio mentre si criticava la Regione di non avere avuto il coraggio di bloccare anche le espansioni che i comuni avevano già autorizzato nei propri piani, nel proprio comune ci si preparava ad andare in aula per dare il via libera alla costruzione di torri, palazzi e un supermercato. Senza un minimo imbarazzo, senza un pochetto di rossore sulle guance, un singulto di onestà intellettuale. Niente. Non si può che rimanere a bocca aperta davanti a questi fuoriclasse della politica.

Ma questa non è politica, questi in realtà sono solo dei furbetti, che cavalcano la difesa del suolo, del verde , dell’ambiente solo in campagna elettorale, o quando sono all’opposizione. Quando fa più comodo a loro. Poi quando sono al potere le cose cambiano: i palazzi sono meno palazzi, il verde è un po’ meno verde, l’ambiente è un po’ meno ambiente e il cemento è un po’ meno cemento. Un cementino. Ecco, sono appunto i furbetti del cementino. Bravi, complimenti, ma qualcuno se ne accorgerà prima o poi.

Una risposta a “A Vimercate i furbetti del cementino”

  1. […] magari qualcuno di voi si ricorderà delle violente polemiche estive dell’anno passato, quelle tra me e il sindaco di Vimercate, e che furono anche occasione per […]